martedì 25 maggio 2010

PANE CASERECCIO delle Sorelle Simili



questa buonissima ricetta è sempre delle Sorelle Simili tratto dal loro magnifico libro: Pane e Roba Dolce se vi piace fare il pane compratelo vi conviene perchè è scritto in maniera molto chiara, è perfetto!

Il casereccio è il tipico pane bolognese ad impasto duro. Nelle campagne dove si faceva il pane una volta a settimana per le famiglie, sempre molto numerose, era faticoso lavorare una pasta così dura e perciò esisteva a questo scopo uno strumento chiamato "grama". Era costituito da una base di legno sulla quale era applicato un bastone che serviva per battere la pasta, mentre una donna la piegava e la faceva ruotare. Noi cerchiamo di riprodurre questi gesti usando il matterello, il tutto risulta molto divetente e serve anche a scaricre la tensione. Una nostra simpatica allieva diceva "Ogni battuta ha un nome!".
Bene, una volta preparato l'impasto, via con i formati. Nostro padre diceva che il forno perdona molte cose, il che significa che qualunque cosa facciate il forno ve la renderà trasformata in una piccola scultura che potrete presentare come una riproduzione personalizzata dei formati più tradizionali.
Ricordatevi di tenere l'impasto molto duro altrimenti rischierete di perdere il formato durante la cottura e dopo tanta fatica ed estro artistico, sarebbe un vero peccato!

Ingredienti per il fondo:
50 g farina 0
25 g acqua
2 g lievito di birra

Preparazione del Fondo
Mettere la farina in una tazza, fate una piccola fontana al centro della quale sbriciolerete il lievito, scioglietelo con l'acqua e raccogliendo la farina tutt'attorno, formate un piccolo impasto; coprite con un piatto e lasciate lievitare a temperatura ambiente per tutta la notte (8-10 ore)



Impasto
300 g farina
130 g acqua
10 g lievito di birra
15 g di strutto
15 g di olio
5 g di sale

Preparazione
Fate la fontana, mettete al centro il lievito di birra sbriciolato ed il fondo a pezzetti, versatevi sopra l'acqua e, lavorando con la punta delle dita, riducete il tutto ad una poltiglia; poi unite il resto degli ingredienti, amalgamate bene, fino ad ottenere un impasto duro. Battete con il matterello per alcune volte, fino ad ottenere una superficie liscia e ben amalgamata.

Per fare i formati
Per tutti i formati i primi movimenti sono gli stessi
1. Spezzare l'impasto a seconda del peso desiderato.
2. Formare delle palline
3. Spianarle con il matterello formado delle pizzette
4. Arrotolarle e formare dei filoncini non troppo grossi (circa 2/3 cm di diametro)
5. Adagiarli verticalmente davanti a voi e assottigliarli con il matterello a circa mezzo cm di spessore.
Avrete così ottenuto le "Pastelle". Quando tutte le pastelle saranno pronte, passate a forgiare i vari formati.



nel libro è spiegato benissimo come si fanno....



montasù:


mustafà:


crocetta:


baffi:


carciofo:


barilino:


Disponete i formati su una teglia, coprite con carta da cucina bagnata e leggermente strizzata e far livitare per circa 50 minuti.



Mettete la teglia in forno a 220°, abbassate subito a 200° e cuocete per 10 minuti, abbassate ancora a 180° e cuocete per 30 minuti circa. Per pezzature più piccole ridurre i tempi di cottura.



video di Margherita Simili che batte l'impasto col mattarello come da ricetta:






6 commenti:

  1. Uau O.O non sapevo ci fossero i corsi delle Sorelle Simili.. le ho conosciute da poco sul web, sono disinformata. Sembrano veramente strabrave.. complimenti per il tuo impegno ^_^

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  2. ciao bea!!si si sono due sorelle gemelle di bologna (avevano anche un panificio!)!hanno anche scritto 3 libri:
    pane e roba dolce
    sfida al mattarello
    la buona cucina di casa
    sono bravissime e anche molto molto simpatiche!!io le adoroooooo!!!!=D
    ciao ciao e buonanotteeeeee=D

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  3. Qui, il forno ha ben poco da perdonare...!
    Sei stata bravissima, Valentina, complimenti!
    Buona notte,
    Sara.

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  4. ciao sara!!!
    grazie mille sei molto carina!
    ma guarda ti assicuro che il carciofo (che tra l'altro pensavo fosse il più facile da fare) è venuto un robo altissimo (bruttino bruttino!)
    ci voglio riprovare infatti...ora mi intestardisco sul carciofo sai?!!
    invece nostri baffi sono venuti carucci carucci!!
    e i filoni?

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  5. Ciao Valentina,
    mi sembra che sia venuto tutto benissimo!!!
    I miei filoni, sono venuti davvero bene e buonissimi, veramente! Ieri ho anche rinfrescato George perchè era un po' sofferente e sta mattina, in frigo, l'ho ritrovato bello arzillo e in grande forma! Purtroppo, per i prossimi giorni non riesco a fare nessun esperimento perchè non ho i tempi tecnici e non sai come sono dispiaciuta, mi manca mettere le mani in pasta....
    Approfitto per chiederti una cosa: quando metti il pane a lievitare, spennelli la superficie con qualcosa? I miei due filoni, al momento di metterli in forno, erano proprio un po' secchini. Li ho spennellati appena prima di inserirli nel forno, con un po' di olio di oliva. Tu come fai per mantenere la superficie umida?
    Grazie mille e buona giornata,
    Sara.
    P.S.: posta la mia ricetta se vuoi, nessun problema.

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  6. buongiorno sara!!
    io cerco sempre di non fargli prendere aria che è la cosa fondamentale quindi le copro sempre molto bene a campana se è un pane con una grossa bacinella; se invece è una teglia (di pizza di focaccia o piccoli panini) la copro con un'altra teglia!
    se ci sono correnti d'aria ad es perchè lasciamo le finestre aperte allora per sicurezza metto tutto a lievitare nel forno spento.
    e poi se è una pizza o una focaccia (o un pane che me lo permette come il pugliese) ci metto direttamente su l'olio così resta bagnato!
    spero di esserti stata utile!
    ah già poi al corso le sorelle simili hanno coperto le forme del pane casereccio con dello scottex inumidito (cioè bagnato e strizzato) e in effetti quando li ho rifatti a casa ho fatto così e ha funzionato...magari potrebbe andare bene anche per altri tipi di pani... no?!
    buona giornata e buon lavoro....!

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